Scopri Oristano

Oristano città della Sartiglia

La visita alla città della Sartiglia prevede un viaggio che, passando attraverso la storia dei gremi e delle confraternite religiose, permette di conoscere meglio la città e tutta la Sardegna spagnola.

Partendo dal Museo Archeologico Antiquarium Arborense, dove si possono osservare i due splendidi retabli della Madonna dei Consiglieri e di San Martino, meglio si comprendono i temi riguardanti la Oristano Città Regia e l’associazionismo di mestiere, caratteristici del periodo spagnolo.

Il percorso prosegue quindi con la visita alla Cappella del gremio dei Falegnami di San Giuseppe, del secolo XVII, nella Cattedrale, per continuare con la visita alla Chiesa della Madonna del Carmine, risalente al secolo XVIII, illustre esempio di architettura barocca in Sardegna, dove avevano la cappella il gremio dei sarti e la confraternita delle Anime; quindi, dopo essere passati per le vie che ospitano la giostra equestre, si giunge alla Chiesa di San Martino, del XIII secolo, oggi cappella delle uniche due Arciconfraternite presenti in città, e concludersi presso la Chiesa campestre di San Giovanni Battista, a cavallo fra i secoli XIV-XVI detta di Santu Giuann’e Froris, posta fuori le mura della città, a pochi passi dal centro abitato, cappella del gremio dei Contadini posto sotto l’invocazione del Santo.

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Museo Antiquarium Arborense

📍 Via Parpaglia 37

Il Museo Archeologico Antiquarium Arborense è ospitato all’interno del palazzo Parpaglia costruito in età spagnola (secolo XVII) dal nobile Salvatore Enna, discendente di una ricca e antica famiglia aristocratica oristanese del periodo giudicale. Nel 1938 il Podestà di Oristano, Paolo Lugas, acquistò per conto del Comune la collezione archeologica dell’avvocato Efisio Pischedda dando vita al nucleo iniziale dell’Antiquarium Arborense. Il palazzo Parpaglia, acquistato successivamente dell’Amministrazione Comunale, dal 1992 è sede del Museo Archeologico cittadino dove, nella Sala Retabli si possono ammirare tre retabli provenienti rispettivamente dalle chiese oristanesi di San Martino extra muros e di San Francesco e dalla cappella della Casa Comunale della Città.

San Giuseppe Oristano

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Cappella del Gremio dei Falegnami di San Giuseppe

📍 Piazza Duomo, all’interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta

Il gremio possiede il diritto all’uso della Cappella di San Giuseppe nella Cattedrale di Oristano, la cui prima assegnazione risale al 1642, come annotato in un documento successivo (del 1754) di conferma della Concessione stessa. In questa cappella il gremio celebra le principali festività religiose quali il Santo patrono il 19 marzo, giorno in cui vengono rinnovate le cariche sociali, e la messa della candelora (2 febbraio) con la benedizione dei ceri che saranno consegnati a parenti, autorità ed a Su Componidori quale conferma dell’investitura assegnatagli dal Majorale en cabo. Dalla metà del 1500 il gremio cura l’Organizzazione della sartiglia del martedì di Carnevale.

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Cattedrale di Santa Maria Assunta

📍 Piazza Duomo 

Esempio di Cattedrale suburbana, sorta su una preesistente ecclesia di età bizantina intitolata all’Arcangelo Michele, il Duomo della Vergine Assunta presenta oggi parte dell’annessa area funeraria dell’antica chiesa. Il primo documento attestante l’esistenza della chiesa intitolata a Santa Maria è datato 20 febbraio 1192. Il Duomo attuale, costruito all’interno secondo gli schemi di un elegante barocco piemontese negli anni 1729-1745, custodisce la cappella con le reliquie di Sant’Archelao, patrono della città e della diocesi.

Carmine Oristano

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Chiesa e Monastero del Carmine

📍 Via del Carmine

La chiesa e il monastero del Carmine in stile barocco sono stati realizzati tra il 1776 e il 1785. L’opera, attribuita all’architetto piemontese Giuseppe Viana, è stata donata nel 1782 all’Ordine dei Carmelitani. La chiesa, costruita su pianta ovoidale, è movimentata da quattro cappellette e dall’altare maggiore. Lo schema del monastero si snoda attorno ad un chiostro quadrangolare bordato ai lati da un percorso scandito da una successione di volte a vela, che si prolunga sul lato ovest in un alternarsi di volte a crociera. Il monastero, oggi dopo gli ultimi restauri avvenuti tra il 1986 e il 1989, è sede di una sezione staccata delle Università degli Studi di Sassari e di Cagliari.

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Chiesa di San Martino

📍 Via San Martino

La chiesa, di origine medievale come indicano gli stemmi giudicali con i pali d’Aragona affiancati all’albero sradicato d’Arborea scolpiti in un capitello, figura per la prima volta in un atto di donazione del 1228 del giudice d’Arborea Pietro II e della moglie Diana. Il 29 marzo 1410 l’edificio sacro accolse la stesura del Trattato della Pace di San Martino con cui il Regno d’Aragona, vincitore nella sanguinosa battaglia di Sanluri del 1409, decretò la fine di fatto del giudicato d’Arborea. La chiesa è posta accanto a quello che fu un convento prima benedettino, in seguito domenicano, e probabilmente anche scuola e poi ospedale con l’ordine degli Ospedalieri. All’interno si trova la cappella della Madonna del Rosario che anticamente ospitava i condannati a morte la notte prima dell’esecuzione.

San Giovanni Battista Oristano

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Chiesa campestre di San Giovanni Battista

📍 Strada 58, n. 25

La Chiesa di San Giovanni Battista di Oristano è una chiesa campestre nella periferia sud-ovest della città, in un angolo di natura incontaminata curato dal Gremio dei Contadini, che ne custodisce tradizioni e decoro. Anticamente chiamata anche Chiesa di San Giovanni di Fuori, si presume sia stata edificata intorno al 1300. Oggi viene aperta a Giugno in occasione della festa di San Giovanni Battista e nel mese di febbraio in occasione della Sartiglia di Oristano. Dalla metà del 1500 il gremio cura l’Organizzazione della Sartiglia della domenica di Carnevale.

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Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia

📍 Via Eleonora D’Arborea, 15

Nel 2011 è stata allestita l’area espositiva del Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia, ospitata al piano terra dell’elegante “Palazzo Sanna”. Tra i compiti del centro vi sono la ricerca, l’analisi e lo studio della giostra equestre, finalizzati ad una conoscenza sempre più approfondita della manifestazione, della sua genesi e delle trasformazioni avvenute nel corso del tempo. Il Centro di Documentazione e Studio sulla Sartiglia si caratterizza per la sua presentazione interattiva e multimediale. La storia e le storie della Sartiglia di Oristano sono raccontate in un percorso esperienziale e didattico che, prendendo spunto dall’architettura dei locali, passa in rassegna i protagonisti, le fasi e i documenti inerenti la giostra.